Partendo dal presupposto che io faccio 'ste scene tutte le volte che entro in un negozio di lana, merceria o al banco del fedelissimo che vende lana al mercato del martedì alle Cascine di Firenze (e il lunedì a Prato, urca urca!) e, sempre partendo dal presupposto che mia madre ha decretato che ogni cosa che tento di fare la faccio schifosamente bene ( per ulteriori info, segui QUESTO link), mi sono avvicinata a l'ennesima forma creativa : tingere la lana in casa.
Della serie, non piangere sul costo proibitivo di 100 gr di Araucania Botany Lace, creala TU.
Non solo sono molto fiera di ciò, del risultato e dell'aver riempito casa di un nauseabondo odore di aceto bianco ( che quel santo del mio fidanzato sopporta nonostante gli faccia onco ), ma ve l'ho foto documentato come quelle odiose storie a foto romanzo che noi adolescenti facevano struggere su Cioè, all'epoca fonte di verità.
Bando alle ciance, lo so che siete impazienti di vedere step-by-step come tingere la lana con aceto, pigmenti colorati e microonde.
legare le estremità dei gomitoli e ogni tanto la matassa per evitare spiacevoli palle di lana da districare |
mettere a mollo il filato in acqua tiepida e aceto di vino bianco |
scegliere i colori da usare: io avevo dei comuni pigmenti colorati. Diluiti dentro acqua calda e aceto, ovviamente. |
controllate sempre quello che fate (e proteggete il tavolo con ovvi volantini del Penny Market) |
arancio e... |
..FUCHSIA! |
dopo vari bagni e colori, finalmente mi posso decisamente proclamare soddisfatta del mix di colori... |
Lasciare asciugare BENE vicino il termosifone, ogni tanto smuovetela per un' asciugatura uniforme. |
Chiaramente ho trovato dei blog da cui è partita l'ispirazione incontrollabile,e giustamente vanno citati:uno è Artherapy e l'altro La Fiaba Russa (più dedito però alla creazione delle bambole waldorf).
Piccoli consigli: La base è importante: se partite da un filato bianco, è chiaro che ci sarà più soddisfazione nel vedere colori accesi, ma anche tentare esperimenti con una base più spenta può esser interessante!
Io ho usato il pigmento colorato, anche se in tutti e due i blog consigliano il colorante alimentare.. In un esperimento postumo l'ho provato, ma sinceramente non mi ha soddisfatto così tanto.. sarà che appunto la base era un tortora chiaro, ma ho trovato più soddisfazione con i pigmenti. Li carico quanto voglio e son comunque più economici. Ah, si trovano nei negozi di articoli di belle arti!
Dall'alto del mio egocentrismo spero di avervi ispirato!
Funziona anche con gli spaghetti?
RispondiEliminapotrei provare con icoloranti alimentari. non mi dare queste idee che poi le faccio!
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