mercoledì 25 giugno 2014

Don't try this at home.


Davvero, non lo fate, io ho fatto la cazzata. Spieghiamo per bene cosa diavolo ho fatto, perché io sono un genio e merita lo spazio di un post.
Da poco ho scoperto le Yankee Candle, la quintessenza olfattiva del godimento. Sono candele estremanente profumate, di manifattura americana che si trovano soprattutto in negozi fia-di-legno come la Coin,
Sono costose. La giara piccola si aggira intorno ai 11euro circa, fino a salire a 25/30 euro. Bene, la Coin non è famosa per esser un discount, comunque.
Quel che rimane di ciò che sto tenendo in mano è la pasticca da sciogliere come profumatore d'ambiente, assai meno esoso (circa 1,80 euro a cialdina ) e molto più gradevole come profumo. Non sono altro che cialde di cera liquida con essenze. Vanno bruciate come si fa con gli oli essenziali.
Dopo questa rapida introduzione, passiamo al genio che è in me.
Su Youtube ho trovato un tutorial (lo trovate qui e qui ) molto ben fatto di un saccchettino fatto all'uncinetto, una sorta di Mandala fatto con la tecnica Overlay, ovvero, i punti a rilievo. Me ne innamoro subitissimo, anche perché volevo cambiare il mio portamonete, lo realizzo (anche con i miei fili da ricamo, si usa tutto!) e ci metto anche del mio. Lo guardo e... è piccolo, caspita. Vabbè. Lo chiudo e ci faccio il laccetto lungo.
Noto che è perfetto per metterci una cialdina YC, quindi ci metto quello più stucchevole e che mi crea dipendenza, Black Cherry. Per un giorno lo tengo in borsa, annusandolo come una tiratrice di coca e, andando verso casa di Giada, una mia amica, mi sorge l'illuminazione.
E se lo attaccassi allo specchietto della macchina? Profumatore d'auto all'uncinetto, solo io.
In questi giorni è stato caldo, come si può notare e insieme a Marika mi compiacevo del fatto che la cialdina faceva cick ciack, s'era ammorbidita! Ma tanto chissenefrega, è ancora impacchettata!
Non credevo s'arrivasse fino a questo punto.
Ieri entro in auto, sono le 15:00, sono sudata come un labrador e la macchina è incandescente. Salgo tra moccoli e scottature e mi accorgo del fattaccio.
la Black Cherry è sparsa su mezzo cruscotto, e la fava sono io all'ennesima potenza. S'era sciolta, e, cosa peggiore, aveva impregnato il sacchettino tanto adorato.
Non vi elenco ilrosario che ho spippato per togliere la cera dal cruscotto, menomale era morbida ed è andata via agevolmente. Ho tristemente riposto il profumatore in un sacchetto di carta e son partita verso la mia meta.
La sera, sconsolata osservo il mio ormai duro come marmo, sacchettino che indubbiamente sa di Black Cherry. Sconfitta accetto di aver fallito.
Proverò a bollire l'acqua e a immergerci il povero malcapitato per rendere un minimo di pulizia.
Davvero.

DON'T TRY THIS AT HOME. Per non dimenticare.

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